martedì 27 maggio 2008

11° ANNIVERSARIO MORTE ROBERTO BANI

Roberto Bani ,uno di noi!
Sono passati ormai 11 anni da quella tragica trasferta,ma ricordo ancora molto bene la disperazione di quei ciquanta ragazzi che avevano raggiunto Salerno pieni di gioia,fierezza ed orgoglio bresciano.La maggior parte arrivò in treno,qualcun'altro in macchina(non c'era ancora la netta contrapposizione di Mentalità e di settori che esiste oggi,ma la situazione non era comunque delle migliori).L'accoglienza da parte degli Ultras Salernitana fu pacata e rispettosa.L'amicizia che oggi ci lega alla loro Curva non era ancora nata,ma il rispetto era forte e reciproco.Non ci fu quindi nessun problema o tensione con loro.Quello che successe all'interno del settore ospiti,durante la partita,fu semplicemente una disgrazia che colpì duamente la nostra Curva.Un banale spintone che,tragicamente,fece cadere Roberto all'indietro.Su quegli scalini di cemento,si spense di colpo la felicità che ci aveva accompagnato fino a quel momento(nonostante si perdesse due a zero) e fu sostituita dalla disperazione,dallo sgomento ed in seguito dalla rabbia.Infatti,ci rendemmo conto immediatamente della gravità di quel gesto tanto assurdo quanto involontario.Chi per primo soccorse Roberto Bani,capì immediatamente che soltanto un miracolo lo avrebbe risvegliato.Io me ne resi conto molto più tardi,forse perchè non volevo o non potevo accettare un simile destino.
La partita,inutile dirlo,per noi finì in quel momento.Ripiegammo lo striscione ed uscimmo dal settore.Qualcun altro restò fino alla fine e,al termine della partita,''invase'' il rettangolo di gioco,sfogando tutta la sua rabbia contro chi,all'oscuro di tutto,aveva continuato comunque a ''giocare''.
Sicuramente i giocatori non potevano rendersi conto di quanto era successo,anche se la partita fu sospesa per qualche minuto per consentire l'intervento dal campo dei medici.Chi invece ebbe delle gravi responsabilità in questa vicenda,anche se non vorrei neanche nominarla,fu proprio la nostra società che,forse per paura di essere coinvolta e quindi penalizzata,si guardò bene dall'interessarsi dei suoi tifosi (il lupo perde il pelo ma non il vizio!).Al contrario,la città ed il grande pubblico di Salerno si interessarono alla vicenda,stringendosi intorno alla famiglia di Roberto durante gli ultimi giorni della sua vita e rimediando alle mancanze,ai doveri ed alle responsabilità della nostra società.Purtroppo,tutta la solidarietà e l'affetto dei salernitani non bastarono a far rivivere Roberto.Neanche i tentativi dei ragazzi del gruppo ''Sezione'' (che si erano fermati a Salerno per non lasciarlo solo) di risvegliarlo dal coma servirono a molto.La notizia della sua morte me la diede proprio uno di loro mentre,insieme ad un amico,stavo ritornando a Salerno per poterlo salutare.Fu una botta tremenda.Quando giungemmo a destinazione l'ospedale era ormai chiuso,quindi non potemmo dargli neanche l'ultimo saluto.Nonostante la disperazione,passammo comunque una serata in compagnia di ragazzi straordinari,che ci fècero sentire come fossimo a casa nostra.
Questo ci risollevò molto,anche perché ci rendemmo conto che la famiglia di Roberto non era stata lasciata sola da tutti durante quella tragica settimana.Ripartimmo da Salerno prima di mezzanotte,anche perché il giorno dopo si giocava col Genoa e,assolutamente,non volevamo mancare alla prima partita con Roberto che ci seguiva dall'alto.
Nel primo tempo si decise di restare in silenzio e tutti rispettarono questa decisione (non crediate che fosse così facile e scontato,allora la Curva non era così unita,''rispettosa'' e matura).
Poi,oltre ai cori potenti per Roberto,ci furono dure contestazioni nei confronti della società,rea appunto di essersi comportata con molta leggerezza.Oggi,molti di quelli che allora sfogarono violentemente la loro rabbia hanno già dimenticato e sono persino giunti a premiare il presidente che si macchiò di tanta ''infamia''.Noi no!Noi non dimentichiamo!E quando facciamo il coro per Robi Bani un pò di rabbia da quel coro esce ancora.


Hò voluto ricordare Robi Bani ad 11 anni dalla sua tragica scomparsa con questo racconto tratto dal libro ''C'è baruffa nell'aria'' edito dagli Ultras 1911 Curva Nord.

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