sabato 31 maggio 2008

Rapporto annuale Amnesty International

Amnesty: «In 61 paesi del mondo si continua a praticare la tortura»

Critiche agli Usa. «Ingiustizia, disuguaglianza e impunità sono i tratti significativi del mondo di oggi»

A 60 anni dall'adozione della Dichiarazione universale dei diritti umani, approvata il 10 dicembre 1948 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in almeno 61 paesi del Mondo ci sono prove che sia ancora praticata la tortura; in altri 54 si celebrano processi iniqui e in 77 non è consentita la libera espressione delle idee. Nel rapporto annuale 2008 di Amnesty International, che contiene questi dati, si chiede ufficialmente ai leader mondiali di porgere le scuse per questi 60 anni di fallimenti. E' un quadro drammatico, che fotografa un mondo che non migliora, anzi. «L'ingiustizia, la disuguaglianza e l'impunità sono i tratti significativi del mondo di oggi» ha detto il presidente della sezione italiana di Amnesty Paolo Pobbiati durante la presentazione del rapporto. «Le crisi dei diritti umani in Darfur, Zimbabwe, Gaza, Iraq e Myanmar richiedono un’azione immediata - ha aggiunto Pobbiati. I governi devono agire subito, per colmare il divario crescente tra ciò in cui s’impegnano e quello che fanno».

LE RESPONSABILITÀ DEGLI USA - Dall'analisi di Amnesty International risulta emerge che gli Stati Uniti, alla luce del loro ruolo di paese guida, stiano ispirano la linea di condotta agli altri governi. L’amministrazione di Bush ha proseguito nel tentativo di indebolire il divieto assoluto della tortura e degli altri maltrattamenti. Autorevoli esponenti hanno evitato di denunciare la famigerata pratica del waterboarding. Il presidente Bush ha autorizzato la Cia a ricorrere ancora alla detenzione e agli interrogatori segreti, sebbene ciò si configuri come crimine internazionale. Centinaia di prigionieri a Guantanamo e Bagram, e migliaia in Iraq, sono rimasti per un altro anno (in molti casi, per il sesto anno consecutivo) in stato di detenzione senza accusa né processo. Il governo americano non ha fatto sì che le sue forze presenti in Iraq fossero chiamate a rispondere del proprio operato. L’ordine emesso dall’Autorità provvisoria della coalizione nel giugno 2004, che garantisce l’immunità dai procedimenti giudiziari locali alle compagnie private straniere che svolgono attività militari e di sicurezza, costituisce da questo punto di vista un ulteriore ostacolo. Grande impressione ha destato, nel settembre 2007, l’uccisione di almeno 17 civili iracheni ad opera di personale assunto dalla compagnia privata di sicurezza Blackwater. Queste azioni non hanno apportato alcun beneficio alla lotta contro il terrorismo, al contrario hanno recato grave danno al prestigio e all’influenza internazionale degli Usa.

PREOCCUPAZIONI PER IL RAZZISMO IN ITALIA - Un capitolo del rapporto è dedicato anche al nostro paese, in particolare alle preoccupazioni per la crescita di sentimenti xenofobi. «Temiamo che il clima di razzismo e le leggi o proposte di legge contrarie agli standard internazionali sui diritti umani la stiano trasformando in un paese pericoloso» – ha dichiarato Daniela Carboni, direttrice dell’Ufficio campagne e ricerca della Sezione Italiana di Amnesty International.

I CASI GIUDIZIARI - Nella sezione del rapporto dedicata all'Italua si prendono in esame anche diversi casi giudiziari: dal processo sugli incidenti del G8 a Genova, alle modalità dell'intervento della polizia in Val di Susa, alla morte di Federico Aldrovandi a Ferrara il 25 settembre 2005, dopo essere stato fermato dai quattro agenti. E ancora: il caso di Aldo Bianzino, un falegname di 44 anni, morto il 14 ottobre 2007 nel carcere di Capanne a Perugia, dove era stato condotto in stato d’arresto due giorni prima assieme alla sua compagna. Poi la tragica vicenda di Gabriele Sandri, ucciso da un colpo d’arma da fuoco esploso da un agente della polizia stradale, mentre si trovava in uscita da un autogrill in auto con alcuni amici, assieme i quali era diretto a Milano per seguire la partita della sua squadra in trasferta. Sul caso sono in corso indagini da parte della magistratura.
http://www.amnesty.it

martedì 27 maggio 2008

11° ANNIVERSARIO MORTE ROBERTO BANI

Roberto Bani ,uno di noi!
Sono passati ormai 11 anni da quella tragica trasferta,ma ricordo ancora molto bene la disperazione di quei ciquanta ragazzi che avevano raggiunto Salerno pieni di gioia,fierezza ed orgoglio bresciano.La maggior parte arrivò in treno,qualcun'altro in macchina(non c'era ancora la netta contrapposizione di Mentalità e di settori che esiste oggi,ma la situazione non era comunque delle migliori).L'accoglienza da parte degli Ultras Salernitana fu pacata e rispettosa.L'amicizia che oggi ci lega alla loro Curva non era ancora nata,ma il rispetto era forte e reciproco.Non ci fu quindi nessun problema o tensione con loro.Quello che successe all'interno del settore ospiti,durante la partita,fu semplicemente una disgrazia che colpì duamente la nostra Curva.Un banale spintone che,tragicamente,fece cadere Roberto all'indietro.Su quegli scalini di cemento,si spense di colpo la felicità che ci aveva accompagnato fino a quel momento(nonostante si perdesse due a zero) e fu sostituita dalla disperazione,dallo sgomento ed in seguito dalla rabbia.Infatti,ci rendemmo conto immediatamente della gravità di quel gesto tanto assurdo quanto involontario.Chi per primo soccorse Roberto Bani,capì immediatamente che soltanto un miracolo lo avrebbe risvegliato.Io me ne resi conto molto più tardi,forse perchè non volevo o non potevo accettare un simile destino.
La partita,inutile dirlo,per noi finì in quel momento.Ripiegammo lo striscione ed uscimmo dal settore.Qualcun altro restò fino alla fine e,al termine della partita,''invase'' il rettangolo di gioco,sfogando tutta la sua rabbia contro chi,all'oscuro di tutto,aveva continuato comunque a ''giocare''.
Sicuramente i giocatori non potevano rendersi conto di quanto era successo,anche se la partita fu sospesa per qualche minuto per consentire l'intervento dal campo dei medici.Chi invece ebbe delle gravi responsabilità in questa vicenda,anche se non vorrei neanche nominarla,fu proprio la nostra società che,forse per paura di essere coinvolta e quindi penalizzata,si guardò bene dall'interessarsi dei suoi tifosi (il lupo perde il pelo ma non il vizio!).Al contrario,la città ed il grande pubblico di Salerno si interessarono alla vicenda,stringendosi intorno alla famiglia di Roberto durante gli ultimi giorni della sua vita e rimediando alle mancanze,ai doveri ed alle responsabilità della nostra società.Purtroppo,tutta la solidarietà e l'affetto dei salernitani non bastarono a far rivivere Roberto.Neanche i tentativi dei ragazzi del gruppo ''Sezione'' (che si erano fermati a Salerno per non lasciarlo solo) di risvegliarlo dal coma servirono a molto.La notizia della sua morte me la diede proprio uno di loro mentre,insieme ad un amico,stavo ritornando a Salerno per poterlo salutare.Fu una botta tremenda.Quando giungemmo a destinazione l'ospedale era ormai chiuso,quindi non potemmo dargli neanche l'ultimo saluto.Nonostante la disperazione,passammo comunque una serata in compagnia di ragazzi straordinari,che ci fècero sentire come fossimo a casa nostra.
Questo ci risollevò molto,anche perché ci rendemmo conto che la famiglia di Roberto non era stata lasciata sola da tutti durante quella tragica settimana.Ripartimmo da Salerno prima di mezzanotte,anche perché il giorno dopo si giocava col Genoa e,assolutamente,non volevamo mancare alla prima partita con Roberto che ci seguiva dall'alto.
Nel primo tempo si decise di restare in silenzio e tutti rispettarono questa decisione (non crediate che fosse così facile e scontato,allora la Curva non era così unita,''rispettosa'' e matura).
Poi,oltre ai cori potenti per Roberto,ci furono dure contestazioni nei confronti della società,rea appunto di essersi comportata con molta leggerezza.Oggi,molti di quelli che allora sfogarono violentemente la loro rabbia hanno già dimenticato e sono persino giunti a premiare il presidente che si macchiò di tanta ''infamia''.Noi no!Noi non dimentichiamo!E quando facciamo il coro per Robi Bani un pò di rabbia da quel coro esce ancora.


Hò voluto ricordare Robi Bani ad 11 anni dalla sua tragica scomparsa con questo racconto tratto dal libro ''C'è baruffa nell'aria'' edito dagli Ultras 1911 Curva Nord.

CAMPIONATI DILETTANTISTICI DI CALCIO

RISULTATI PLAY - OUT GARE DI RITORNO

Eccellenza

Luino - Gallaratese 1 - 1
Valle Salimbene - Tradate 2 - 2
Pontirolese - Cabiate 1 - 2
Giana Erminio - Polisportiva Curno 0 - 1
Atletico Sant'Angelo Lodigiano - San Colombano al Lambro 1 - 1(gara di andata)
Retrocedono in Promozione Gallaratese,Tradate,Pontirolese e Polisportiva Curno.

Promozione

Ossona - Novafori 2 - 0
Arcellasco - Casatese 0 - 0
Vis Nova Giussano - Missaglia Sportiva 2 - 2
Vever - Zognese 1 - 2
Lemine - Rovato 2 - 0
Comunale Dosolo - Serenissima 3 - 0
Codogno - San Biagio 0 - 1
La Dominante - Cinisello 1 - 2
Casorate Primo - Virtus Binasco 1 - 1
Frigirola - Bressana 1 - 5
Nave Cortine - Casalromano 1 - 0(gara di andata)
Retrocedono in 1° Categoria Novaffori,Arcellasco,Missaglia Sportiva,Zognese,Rovato,Serenissima,Codogno,La Dominante,Virtus Binasco e Frigirola.

1° Categoria

Valgobbia Zanano - Fornaci 1 - 0
Castenedolese - Nuova San Paolo 2 - 0
Bolgare - Clusone 1 - 2
Retrocedono in 2° Categoria Fornaci,Nuova San Paolo e Clusone.

2° Categoria

Calcio Bovezzo - Prevalle 0 - 1
Park Hotel Pendolina - Calvagese 2 - 3
Urago d'Oglio - Passirano Camignone 0 - 0
Marcolini Gussago - Ome 2 - 0
Nuova Bagnolese - Atletiko Bagnolo Mella 1 - 0
Calcinatese Bresciana - Real Leno 4 - 1
Retrocedono in 3° Categoria Calcio Bovezzo,Park Hotel Pendolina,Passirano Camignone,Ome,Atletiko Bagnolo Mella e Real Leno.

CAMPIONATI DILETTANTISTICI DI CALCIO

RISULTATI PLAY OFF

Eccellenza Spareggi nazionali incontri andata semifinali

Albignasego(PD) - Folgore Verano(MI) 2 - 3
Suzzara(MN) - Brixen(BZ) 1 - 1
Borgorosso Arenzano(GE) - Cantù San Paolo(CO) 2 - 2

Promozione Finali di Girone

Azzate Mornago - Guinzatese 1 - 0
Città di Meda - Colico 2 - 0
Villa d'Almè - Forza e Costanza 0 - 1
Pro Desenzano - Rezzato 1 - 0
Casale Vidolasco - Rudianese 2 - 0
Carugate - Tribiano 1 - 1
Villanterio - Garlasco Lomellina 1 - 1
Qualificate alle finali regionali Azzate Mornago,Città di Meda,Forza e costanza,Pro Desenzano,Casale Vidolasco,Carugate,Villanterio e il Cesano Maderno quale vincitrice della Coppa Italia di Promozione.

1° Categoria Finali di Girone

Oratorio Ghedi - Villanuovese 3 - 1
Brusaporto - Mornico 2 - 3
Qualificate alle finali regionali Oratorio Ghedi e Mornico.

2° Categoria Finali di Girone

Calcio Botticino - San Carlo Rezzato 2 - 0
Capriolese - Breno 0 - 1
Nuova Poncarale - Castelmella 2 - 1
Qualificate alle finali regionali Calcio Botticino,Breno e Nuova Poncarale.

3° Categoria Finali

Polisportiva Folzano - Flero 1 - 1
Manerba Valchiese - Pozzolengo 2 - 0
Cologne - Bornato 0 - 1
Maclodio - Quinzanese 2 - 1
Promosse in 2° Categoria Polisportiva Folzano,Manerba Valchiese,Bornato e Maclodio.

lunedì 19 maggio 2008

INCIDENTI PRE PARTITA PARMA INTER

Se vivessimo in un paese normale il prefetto di Parma si sarebbe già dimesso nella giornata di ieri e l'Osservatorio per le manifestazioni sportive sarebbe stato sciolto.Ma purtroppo l'Italia non è un paese normale e probabilmente non lo sarà mai e quindi l’or signori, continuano ad occupare la seggiolina pagati da tutti noi.Infatti, per gli incidenti avvenuti prima di Parma-Inter, anziché riempirci con la solita farsa retorica degli Ultras cattivi, chi è causa del proprio male dovrebbe piangere su se stesso.Ieri si è avuta solo l'ennesima dimostrazione che chi è pagato da noi per salvaguardare l'ordine pubblico in realtà provoca il disordine.Per una ridicola par condicio, si è voluto impedire ai tifosi interisti di recarsi a Parma ad assistere alla partita decisiva per lo scudetto chiudendo il settore ospite, con il solo risultato che oltre 3000 supporter nerazzurri, giustamente e come era ovvio, ci sono recati ugualmente allo stadio Tardini entrando in altri settori.Dopo la lezione di ieri qualcuno è finalmente in grado di capire piaccia o non piaccia, che è inutile oltre che sbagliato e reca maggiori danni chiudere i settori ospiti?si rassegnino una volta per tutte è impossibile impedire le trasferte, infatti, ai napoletani sono state, di fatto, vietate tutte le trasferte del campionato appena terminato, ma i napoletani erano regolarmente presenti a tutti questi incontri.La politica ventennale della repressione, si abbia il coraggio di amettere che è stata ed è un fallimento e si intraprenda la strada di un dialogo serio con le tifoserie organizzate.Si ponga fine alla buffonata di non permettere in alcuni stadi l'esposizione degli striscioni con il semplice nome del gruppo o peggio di togliere ai bambini di sette o otto anni la sciarpa con la scritta ultras, manco ci fosse scritto brigate rosse, mentre da qualche altra parte si fa finta di non vedere l'esposizione di bandiere raffiguranti stemmi nazisti(ogni riferimento allo stadio olimpico di Roma non è casuale).Scusate lo sfogo, ma non ne potevo fare a meno, mi hanno proprio stancato.

SERIE A

Anche questanno la farsa del massimo campionato nazionale di calcio è finalmente terminata.
Farsa perchè se qualcuno crede ancora alla favola della serie A corretta,dove fortune e sfortune(vedasi errori arbitrali)si compensano e pensa che dopo Moggi le cosè siano cambiate è un povero illuso.
Cambiano gli uomini ai vertici del calcio italiano(mica tanto a dire il vero) e della casta arbitrale,ma il vizietto non cambia.
Nulla è cambiato,se prima la squadra da far vincere ad ogni costo era la Juve ora è il turno dell'Inter come in passato anche il Milan e il Napoli hanno goduto degli stessi privilegi.
Come sempre anche questanno c'era una squadra da condannare alla serie B a tutti i costi,ovvero il Parma e infatti ha battuto qualsiasi primato di partite concluse con almeno un uomo in meno e magari anche con l'aggiunta del solito rigorino generoso(modo eufemistico per non dire che il rigore era inesistente).
Almeno questanno una piccola giustizia c'è stata ovvero il Milan con pieno merito non si è qualificato per la Champions Legue.(era ora)
Mi auguro,anzi supplico che il prossimo anno i signori Farina,Dondarini,Stefanini e Airoldi tanto per non far nomi non figurino più nell'elenco della casta anche se saranno degnamente sostituiti.

CALCIO DILETTANTI

RISULTATI ANDATA PLAY - OUT


ECCELLENZA

Girone A Gallaratese - Luino 1 - 1 Tradate - Valle Salimbene 1- 1

Girone B Cabiate - Pontirolese 1 - 1 Giana Erminio - Polisportiva Curno 0 - 0

Girone C Athletic Sant'Angelo Lodigiano - San Colombano al Lambro rinviata

PROMOZIONE

Girone A Novaffori - Ossona 2- 2

Girone B Casatese - Arcellasco 2 - 0 Missaglia Sportiva - Vis Nova Giussano 1- 1

Girone C Zognese - Vever 0 - 1 Rovato - Lemine 0 - 0

Girone D Nave Cortine - Casalromano rinviata Serenissima - Comunale Dosolo 1 - 0

Girone E San Biagio - Codogno 0 - 0

Girone F Cinisello - La dominante 2 - 0

Girone G Virtus Binasco - Casorate Primo 1 - 2 Bressana Frigirola 1- 1

1° CATEGORIA

Girone A Fornaci - Valgobbia Zanano 1 - 0 Nuova San Paolo - Castenedolese 0 - 0

Girone C Clusone - Bolgare 1 - 0

2° CATEGORIA

Girone E Prevalle - Calcio Bovezzo 3 - 2 Calvagese - Pendolina Park Hotel Canoà 1 - 0

Girone F Passirano Camignone - Urago d'Oglio 1 - 2 Ome - Marcolini Gussago 0 - 2

Girone G Atletiko Bagnolo Mella - Bagnolese 3 - 3 Real Leno - Calcinatese 0 - 2

CALCIO DILETTANTI

RISULTATI SEMIFINALI PLAY OFF

PROMOZIONE

Girone A Azzate Mornago - Sommese 2 - 2 Vanzaghellese - Guanzatese 2 - 3
Girone B Citta' di Meda - Biassono 1 - 0 Colico - Nibionno 3 - 2
Girone C Villa d'Almè - Grumellese 3 - 1 Pedrocca - Forza e Costanza 1 - 2
Girone D Pro Desenzano - Ciliverghe 6 - 1 Rezzato - Nuvolera 1- 1
Girone E Casale Vidolasco - Mario Zanconti 5 - 1 Rudianese - Ciserano 2 - 0
Girone F Carugate - Sporting San Donato 2 - 1 Atletico cvs - Tribiano 0 - 2
Girone G Villanterio - Landriano 3 - 0 Garlasco Lomellina - Settimo Milanese 0 - 0

FINALI Domenica 25 maggio ore 16.00 Azzate Mornago - Guanzatese,Città di Meda - Colico,
Villa d'Almè - Forza e Costanza,Pro Desenzano - Rezzato,Casale Vidolasco - Rudianese,
Carugate - Tribiano e Villanterio - Garlasco Lomellina.

1° CATEGORIA

Girone A Oratorio Ghedi - Gavardo 2 - 1 Virtus Manerbio - Villanuovese 0 - 1
Girone C Brusaporto - Fiorente Bergamo 1 - 0 Mornico - Piancamuno 3 - 2

FINALI Domenica 25 maggio ore 16.00 Oratorio Ghedi - Villanuovese,Brusaporto - Mornico

2° CATEGORIA

Girone B Gorle - Loreto 0 - 4 Baradello Clusone - Frassati Ranica 1 - 1
Girone E San Andrea Concesio - San Carlo Rezzato 0 - 1 Botticiono - Real Borgosatollo 1 - 0
Girone F Capriolese - Provaglio d'Iseo 3 - 1 Breno - La Sportiva 0 - 0
Girone G Castelmella - Mairano Azzano 3 - 2 Poncarale - Lyons Capriano 4 - 4

FINALI Domenica 25 maggio ore 16.00 Baradello Clusone - Loreto,Botticino - San Carlo Rezzato,Capriolese - Breno e Castelmella - Poncarale

3° CATEGORIA BERGAMASCA

Girone C Comunale Tavernola - Oratorio Cologno rinviata a causa del mal tempo Oratorio Ghisalba - Rogno Arredi Giori 1 - 2
3° CATEGORIA BRESCIANA

Girone A Ponte Zanano - Flero 0 - 1 Rondinelle - Polisportiva Folzano 3 - 4
Girone B Manerba - Virtus Lume 1 - 0 Pozzolengo - Odolo 4 - 2
Girone C Bornato - Camunia 5 - 1 Cologne - Virtus Adrense 2 - 1
Girone D Montirone - Quinzanese 0 - 2 Gottolengo - Maclodio 1 - 2

FINALI Domenica 25 maggio ore 16.00 Flero - Polisportiva Folzano,Manerba - Pozzolengo,Bornato - Cologne e Quinzanese - Maclodio.


domenica 18 maggio 2008

FINALI PLAY-OFF CAMPIONATO DI ECCELLENZA

IERI SONO STATE DISPUTATE LE FINALI DEI PLAY - OFF DEL CAMPIONATO LOMBARDO DI ECCELLENZA CON QUESTO ESITO NEL GIRONE A IL CANTU' SAN PAOLO HA VINTO 2 - 1 CONTRO IL CORSICO,NEL GIRONE B IL FOLGORE VERANO HA TRAVOLTO IN TRASFERTA A SORPRESA PER 4-0 IL FAVORITO PONTE SAN PIETRO E NEL GIRONE C IL SUZZARA HA PREVVALSO SUL CHIARI 2-1.
CANTU' SAN PAOLO,FOLGORE VERANO E SUZZARA ORA GIOCHERANNO I PLAY OFF NAZIONALI PER OTTENERE LA PROMOZIONE IN SERIE D.

giovedì 15 maggio 2008

UN GIORNO DI STRAORDINARIA FOLLIA


Quanto riportato qui a seguire è un articolo di SPORT PEOPLE del 14/11/07 sulla morte di Gabriele Sandri e gli avvenimenti che ne seguirono e che riporto in quanto lo sottoscrivo pienamente visto che esprime perfettamente quella che è grosso modo anche la mia opinione.
Scrivere a botta calda è difficile e rischioso, ma la tragicità di un evento come la morte di Gabriele Sandri non solo non lascia spazio a temporeggiamenti, ma obbliga a prendere una posizione, di certo coerente con i pensieri di sempre e dunque distante dai pensieri dominanti.Domenica 11 novembre è stata una giornata dura e dolorosa, ed il delittuoso avvenimento nell'area di servizio della A1 ne è solo una parte. Ma andiamo con ordine.La notizia arriva via telefono verso mezzogiorno, improvvisa e perfida come un montante in pieno volto. Subito cerco conferme e dettagli in tv, dove intanto prende corpo il più classico teatrino mediatico e si recita un copione già visto e rivisto: nel leggere i lanci di agenzia la morte del giovane tifoso laziale viene inserita nel quadro di scontri tra opposte tifoserie, pur essendo stato raggiunto da un colpo di pistola. Che sul posto sia intervenuta la Polizia per tentare di sedare una presunta rissa è un particolare, a questo punto, ovvio quanto determinante. Scrivo a distanza di quarantotto ore e nel frattempo è emerso il "dettaglio" che, per certo, un agente ha sparato, a rissa già conclusa, dall'opposta corsia dell'autostrada: roba da poliziesco americano di quarta serie. Come sempre in questi casi le autorità hanno dato conto di colpi sparati in aria a scopo dissuasivo, ma la verità è che un proiettile ha centrato un bersaglio che stava coi piedi ben saldi a terra e che alla rissa forse nemmeno aveva preso parte. Un testimone delle ultime ore afferma di avere visto il poliziotto sparare a due mani, nella tipica posizione da poligono da tiro, mentre dalle dichiarazioni di altri agenti sembra ci fosse la piena consapevolezza che i protagonisti del diverbio fossero dei tifosi. Mi si rivolta lo stomaco: il dolore e la rabbia, nonché le improbabili ricostruzioni che i questurini di turno hanno tentato di farci bere, sono gli stessi che ho vissuto alla morte di Carlo Giuliani. Quel poco di sensatezza che sopravvive all'inesorabile coinvolgimento emotivo, da ultras e con gli ultras, mi fa pensare per un attimo che l'assurda gravità di quanto è accaduto travalica e precede, ma forse il condizionale è preferibile, qualsivoglia successivo collegamento calcistico: in un paese civile e democratico gli sceriffi non possono avere cittadinanza ed un fatto del genere dovrebbe (il condizionale, appunto) fare insorgere l'intera opinione pubblica e, perché no, la stessa casta politica. Ma siamo nel Paese delle emergenze e del garantismo a senso unico, pretendere un po' di buon senso appare del tutto fuori luogo.Infatti, sin dalle prime tribune televisive, gira e rigira si finisce sempre a parlare della violenza ultrà, degli incappucciati da stadio, delle trasferte da vietare tout-court come sublimazione totale di tutti i decreti e di tutti i divieti. Già, perché la morte di Gabriele innesca sì un processo, ma i principali imputati, anche stavolta, sono gli ultras, nella fattispecie quegli ultras che hanno dato sfogo alla loro rabbia: al di là dei fatti accaduti a Roma nella sera di domenica, dai quali mi dissocio perché frutto di dinamiche da rileggersi in chiave prettamente extracalcistica, sono bastate due vetrate mandate in frantumi e quattro schiaffoni qui e là per oscurare la tragedia di un ragazzo (un tifoso, ma poteva essere un padre di famiglia in gita domenicale) ucciso senza motivo. Appena otto mesi dopo la morte dell'Ispettore Raciti, sulla cui vera ricostruzione continua a persistere un mistero impenetrabile, gli ultrà tornano loro malgrado ad essere in cima ai problemi di un intero Paese, oscurando ogni altra questione: morti sul lavoro, criminalità organizzata, immigrazione clandestina, corruzione, persino i lavavetri di Firenze avranno qualche giorno di tranquillità. Per il mondo del tifo organizzato la sentenza è già stata scritta ed è pronta la ricetta di sempre: repressione e divieti, divieti e repressione … Il tutto, naturalmente, senza diritto ad alcun contraddittorio, ci mancherebbe altro, ma anche senza cercare di capire cosa può essere passato per la mente e per il cuore di migliaia di ragazzi che, in una mite domenica d'autunno, si sono sentiti dei "dead men walking" e che hanno pensato, anche solo per un attimo, che Gabriele potevano essere loro, che così non si può andare avanti, che c'è un limite a tutto. Passi il vergognoso silenzio che da sempre si portano con se' le morti di Stefano Furlan, di Celestino Colombi, di Fabio Di Maio, di Sergio Ercolano. Passi il sistematico insabbiamento delle pistolettate ad Empoli-Vicenza del 1992 e delle vicende Alessandro Spoletini (2001) e di Paolo di Castenedolo (2005). Passino gli assurdi divieti del decreto Melandri-Amato, i Daspo e le denunce a tradimento, passino persino i pestaggi gratuiti dei blu, ma morire a 28 anni in questo modo non poteva che scatenare una reazione forte… O qualcuno pensava forse che certe cose si possano esprimere con dei comunicati stampa o con uno sciopero della fame? Qualcuno può spiegarmi perché se un agente di pubblica sicurezza, piuttosto che un Ministro od un altro soggetto "upper class", compie un reato la responsabilità (semmai verrà accertata) è sempre individuale, mentre se il colpevole è un ultras si sputano sentenze sommarie e si criminalizza un intero mondo fatto di centinaia di migliaia di giovani? Qualcuno può dirmi cosa sta succedendo alle Forze dell'Ordine italiane, negli ultimi anni protagoniste di svariati episodi poco limpidi (l'eufemismo è d'obbligo…): dal G8 di Genova al caso di Federico Aldrovandi, dalla mattanza di Roma-Manchester fino alla recentissima morte di un falegname 54enne nel carcere di Perugia?Eppoi, fuor di retorica, di buonismo e di politically correct, ci dicano i nostri politici di mezza età come reagivano negli anni Settanta quando queste cose capitavano (eccome se capitavano!) ad un loro compagno o ad un loro camerata… La mia maledetta domenica la vivo proprio a Bergamo, per Atalanta-Milan, dove va in scena il meglio (o il peggio, vedete voi…) della rabbia ultrà. Da queste parti la solidarietà ultras ha radici lontane e quando la tragica notizia si diffonde la rabbia monta, inevitabilmente, contro il primo nemico, così all'ora dell'aperitivo un gruppo di cellulari viene fatto sloggiare, manu militari, dall'avamposto vicino alla Nord. Pim-pum-pam: oggi non è aria per voi, sparite dalla circolazione.Ma la vera sorpresa giunge poco più tardi, cioè quando arrivano gli ospiti. Mai avrei pensato di vedere le due fazioni, nemiche di lunghissima data, mischiarsi e partire, insieme, contro le divise blu. Anche questo la dice lunga sullo stato d'animo che alberga nei cuori ultras, un'esasperazione cresciuta negli anni che certo non giustifica, ma spiega certo sì, certi atteggiamenti. Dopo i preliminari di rito parte una carica senza se e senza ma, le Fdo sono costrette a sparare lacrimogeni e tuttavia devono ripiegare pesantemente. La situazione si calma ma è tutt'altro che normale, ed anche dentro lo stadio l'atmosfera è pesante. Lo splendido colpo d'occhio di un Brumana da tutto esaurito fa a pugni con una tensione che si taglia a fette: gli ultras dell'una e dell'altra parte chiedono di sospendere la partita, mentre il coro "Assassini-assassini" rimbomba più volte dalle due curve. Dopo la reazione di pancia, sbagliata come forse lo sono tutte le reazioni di pancia, gli ultras ora chiedono un segnale di rispetto, un gesto di buon senso ancora prima che simbolico: fermiamo il carrozzone del calcio, riflettiamo su quello che è successo senza pregiudizi e senza reticenze, cerchiamo di capire cosa non sta funzionando e cosa non ha funzionato in questo turbine di tolleranza zero. Anche nei palazzi del potere si è appena discusso se giocare oppure no, ma se dal mondo sportivo sembrava aprirsi uno spiraglio, quello politico ed istituzionale hanno chiuso subito la porta a doppia mandata: i giornali del lunedì, in particolare, riferiscono di un vero e proprio diktat del capo della Polizia Manganelli, contrario ad ogni possibile paragone con lo stop decretato alla morte di Raciti. A sua volta il Ministro degli Interni Amato avalla tale decisione e spiega che in questo modo si sono evitati ulteriori disordini, ma se una cosa del genere poteva forse giustificare la disputa di una finale di Coppa Campioni preceduta da 39 morti, questa volta appare come una posizione preconcetta, ed infatti larga parte del mondo politico, senza vincoli di maggioranze, criticherà tale decisione…A Bergamo come altrove, eccezion fatta per Inter-Lazio, la partita dunque si gioca, pur cominciando con 10 minuti di ritardo e con il lutto al braccio dei giocatori. Gli ultras non si rassegnano alla logica dello spettacolo che deve continuare: ai cori si aggiunge qualche torcia che piove in campo dalla Nord, ma il match inizialmente va avanti. I bergamaschi optano allora per la linea dura e cominciano ad infierire contro una vetrata che dà accesso al campo, fintanto che la stessa non dà segni di cedimento. Il resto è storia nota: i giocatori che si avvicinano alla curva, la discussione coi tifosi, la sospensione della partita, i processi mediatici, gli arresti, le istituzioni e la stessa Atalanta Bergamasca Calcio che annunciano di costituirsi parte civile.Pensatela come volete, ma tra tutte le cose che si potrebbero dire a proposito di un tombino usato a mo' di ariete, io dico che i ragazzi della Nord hanno dovuto ricorrere all'unica opzione che avevano per essere presi sul serio, e la morte di Gabriele era una cosa maledettamente seria per non tentare il tutto e per tutto. Dico di più: come fecero i genoani quando morì Spagna, anche domenica scorsa gli ultras avevano il diritto di pretendere la sospensione della partita ed il dovere morale di imporre a tutto il mondo del calcio una profonda riflessione su quanto accaduto. Chiamatelo forse anche diritto al rancore, ma è un rancore che non nasce dal nulla…State pur certi che decine, forse centinaia di ragazzi pagheranno un conto salatissimo per la loro azione, a Bergamo, come a Taranto, come altrove. State altrettanto certi che per loro non sarà contemplata nessuna presunzione di innocenza fino al processo, nessuna attenuante, nessuno sconto di pena: ne va dell'immagine di uno Stato incapace di garantire l'ordine pubblico, se non vietando, proibendo e, spiace dirlo, mostrando tanti muscoli e poco cervello, soprattutto se si tratta di perseguire il ladro di polli e non il pappone o il bancarottiere di turno.Ma ha ancora un senso argomentare su tutto questo? Si dice che la morte non ha colori ed è uguale per tutti, ma non è vero. Non lo pensa lo Stato, impegnato soprattutto a minimizzare il vero fatto scandaloso della giornata; non lo pensano le Istituzioni sportive, che sospendono i campionati in una domenica in cui la serie A già era ferma; non lo pensa il tifoso comune, soprattutto quello che allo stadio ci va solo, appunto, per un Atalanta-Milan e le altre 37 partite le guarda in poltrona. Già, perché al dolore per la morte di un fratello, nell'imbrunire di questa maledetta domenica si palesa uno stadio che non solo non appoggia, ma addirittura insorge contro le due fazioni ultras, irridendole con cori offensivi e, di fatto, isolandole come tanti buoni predicatori da anni chiedevano si facesse. Mi gioco la testa che questi "tifosi modello" erano già pronti a spellarsi le mani per un ringhio di Gattuso o una punizione da Pirlo, erano pronti a festeggiare il goal dell'una o dell'altra squadra, forse anche a lanciare la classica bottiglietta d'acqua contro il guardialinee venduto…Preferisco stare con chi ha forse esagerato ma lo ha fatto per un motivo serio, ma quando, dentro e fuori il Brumana, ultras atalantini e rossoneri si mescolano ed alzano gli ultimi cori insieme, mi sfiora un brivido: e se fosse il canto del cigno?! Sappiamo che sarà sempre più dura andare avanti, ma abbiamo un motivo in più per stringere i denti e non mollare… ciao Gabriele.
Sport People14-11-2007

lunedì 12 maggio 2008

SPAREGGI CALCIO DILLENTATISTICO

Ieri si sono svolti alcuni spareggi che hanno visto il Ciliverghe qualificarsi per i play off di promozione sconfiggendo l'Aurora Travagliato per 4 a 3 nei supplementari.Sempre in promozione,ma nella parte bassa della classifica hanno conquistato i play out la Serenissima che ha battuto 3 a 2 il Cellatica e il Rovato che ha prevalso sul Trealbe per 2 a 0,Cellatica e Trealbe scendono quindi in 1° categoria.
La Villanuovese ha dominato lo spareggio con la Visanese,surclassata con il punteggio di 5 - 1 e accede ai play off di 1° categoria.
Nel derby franciacortino il Passirano Camignone ottiene la qualificazione ai play out vincendoo 3 - 0 e condannando la Padernese alla 3° categoria.

venerdì 9 maggio 2008

CAMPIONATI DILETTANTISTICI DI CALCIO

ECCO IL RIEPILOGO DEI VERDETTI DEI CAMPIONATI DILETTANTISTICI APPENA TERMINATI.

PROMOSSE IN SERIE C/2

ALESSANDRIA,COMO,ITALA SAN MARCO,GIACOMENSE,FIGLINE,SANGIUSTESE,ISOLA LIRI,SAN FELICE AVERSA NORMANNA,FORTITUDO COSENZA.

RETROCESSE IN ECCELLENZA

SALUZZO,VADO LIGURE,
ALTA VALLAGARINA,
BASE 96 SEVESO,SARONE,
RIVIGNANO,CESENATICO,
BOCA SAN LAZZARO,
FO.CE.VARA,CASCINA PISA,
COLOGNA PAESE,BOJANO,
ALBALONGA,OSTIA MARE,
LAVELLO,GIUGLIANO,
CAMPOBELLO,IPPOGRIFO SARNO.

PROMOSSE IN SERIE D

PRO SETTIMO,CASTEGGIOBRONI,
ALZANO CENE,VEROLESE,
VIRTUS ENTELLA,VALLE D'AOSTA,
ALBESE,SOMMA,
SAGITTARIA JULIA,BOLZANO,

PORDENONE,FIORENZUOLA,
COMACCHIO LIDI.
MOBILIERI PONSACCO,
CALENZANO,
ELPIDIENSE CASCINARE,
DERUTA,CIVITAVECCHIA,GAETA,
CHIETI,ATLETICO TRIVENTO,
PIANURA,CITTA' DI VICO EQUENSE,
ATLETICO CORATO,
SPORTING GENZANO,HINTEREGGIO,
NISSA,CASTIGLIONE,BUDONI.


RETROCESSE IN PROMOZIONE

ROZZANO,MOLINELLO,PRO LISSONE,
CARAVAGGIO,CASTIGLIONE DELLE STIVIERE,
CALCIO SPINO,SIRMIONESE.

PROMOSSE IN ECCELLENZA

UNIONE CALCISTICA CAIRESE,
GALBIATESE,PEDRENGO,BEDIZZOLESE,
ROMANESE,JUVE CUSANO MILANINO,CORBETTA.

RETROCESSE IN 1° CATEGORIA

ARDOR LAZZATE,VENEGONO,CALOLZIOVICTORIA,
PONTEVICHESE,REAL QCM,RONCELLO,
BASIANO MASATE,VIGHIGNOLO E PERDENTI SPAREGGI
TREALBE-ROVATO E SERENISSIMA-CELLATICA.

PROMOSSE IN PROMOZIONE

GUSSAGO,PAULLESE,AURORA SERIATE,
PALADINA,CASSINA DE PECCHI,SOVICESE,
FENEGRO,BUSTESE,CASTELLANA,
ACCADEMIA LEGNANO,VERMEZZO,
CASTEISANGIORGIO.

RETROCESSE IN 2° CATEGORIA

SERLE,RIPALTESE,LODIVECCHIO,PALOSCO,COLLE ALTO BAGNATICA,LALLIO CALCIO,CERNUSCO,ALBIATESE,SANT'ALBINO,AURORA CALCIO OLGIATE MOLGORA,ARDISCI E SPERA,CASSINA NOVA,CIRCOLO GIOVANILE BRESSO,GIUSSAGO,CERESIUM BISUSTUM,ROBUR ALBAIRATE,SOSPIRESE,OSTIGLIA.

PROMOSSE IN 1° CATEGORIA

CARVICO SEZIONE CALCIO,FALCO ALBINO,ORATORIO CALVENZANO,CASTELLESE CALCIO,VIGHENZI PADENGHE,ATLETICO PARATICO,ORCEANA.

RETROCESSE IN 3° CATEGORIA

VALTRIGHE,AMATORI 85 BREMBATE,FRATELLI CALVI,TRIBULINA GAVARNO,P.B.A.IMIBERG,ORIENS,PRO ROVA,REAL NAVECORTINE,VEROLAVECCHIA E PERDENTE SPAREGGIO PASSIRANO-PADERNESE

PROMOSSE IN 2° CATEGORIA

VINCENTE SPAREGGIO PRESEZZO-AMBIVERE,NUOVA SELVINO,ADRARESE,BADALASCO,OSIO SOPRA,CREDARO,TORBOLE CASAGLIA,VILLA CARCINA,UNICA,ATLETICO BASSANO BRESCIANO.

PEPPINO IMPASTATO



Oggi ricorre anche il 30° anniversario dell'omicidio di PEPPINO IMPASTATO ad opera della mafia.
PEPPINO IMPASTATO ' è stato un giovane parlemitano che ha combattuto veramente la mafia non come coloro che erlegono MANGANO ad eroe.Potete sapere tutto della storia di Peppino CLICCANDO SUL LINK QUI A FIANCO.
La mafia è sempre là. Il suo rappresentante di maggior spicco siede a Palazzo Chigi. Ma le nostre idee non moriranno mai...ciao Peppino.
Questa è una canzone bellissima, scritta dai Del Sangre , ed anche scaricabile, come tutte dal loro sito.


RADIO AUT
Padre, non sento dentro il sangue dell'onore
Sangue che affoga e appesta l'onestà
Padre, tuo figlio è già l'agnello sull'altare
Da dare in sacrificio alla città.
Son cento passi dalla porta dell'inferno
E cento chiodi sulla bara di un ribelle
C'è che il rispetto non si compra col silenzio
C'è che il silenzio è come un cancro sottopelle
Radio Aut
Radio liberazione
Radio Aut
Radio rivoluzione
Padre, non voglio avere un posto sotto il sole
Un sole freddo che non scalda mai
Padre, non voglio più dividere il mio pane
Con chi ha un serpente in bocca e tu lo sai
Son cento passi fino al covo del potere
E cente lingue che non parleranno più
E quanti sassi io potrò tirare ancora
Fin quando quelli non mi tireranno giù
Radio Aut
Radio liberazione
Radio Aut
Radio rivoluzione

ALDO MORO


OGGI RICORRE IL TRENTESIMO ANNIVERSARIO DELL'UCCISIONE DI ALDO MORO E COLORO CHE L'HANNO UCCISO ORA FANNO A GARA A COMEMORARLO.







LA PICOLLA ANNA CON MAMMA JACKY,LA VERA NOSTRA PORTA FORTUNA


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